Cattedrale di San Lorenzo – Perugia

Stratigrafia della storia di Perugia

Una cattedrale per accogliere tutti

L’attuale Cattedrale di San Lorenzo prende il posto di una più antica chiesa edificata in stile romanico e databile al XII secolo. Nel marzo dell’anno 1300 le magistrature comunali riunite in seduta plenaria, constatando che le dimensioni della Cattedrale romanica non erano più adeguate a una città come Perugia in piena fase espansiva, decisero di costruire dalle fondamenta un edificio più ampio e nello stesso luogo di quello all’epoca esistente. Architetto di questo nuovo e importante cantiere cittadino fu Fra Bevignate, un monaco dell’ordine benedettino di S. Silvestro. Sempre a lui vennero affidati i lavori più rappresentativi dell’Umbria medievale, come la Fontana Maggiore e l’acquedotto di Perugia, e il Duomo di Orvieto.

 

Secoli di lavori: l’esterno della Cattedrale di San Lorenzo

L’aspetto esterno dell’edificio, che chiude scenograficamente un lato della piazza principale della città, piazza IV Novembre, racconta chiaramente le numerose e successive fasi di costruzione. La più cospicua di queste, prese inizio in età rinascimentale, alla metà del Quattrocento. A causa di questo processo di costruzione, che occuperà oltre un secolo, il lato lungo del Duomo di Perugia colpisce per il suo essere “non finito”. Ciò è rintracciabile nel parato a mattonelle rosa e bianche che ricopre solo la fascia più bassa della costruzione, o nel portale del 1568 di stile manierista. Esistono anche testimonianze della fase medievale facilmente identificabili, come per esempio la base poligonale del campanile, visibile al di sotto della loggia a sinistra dell’ingresso sulla piazza. In alto, al di sopra dell’ingresso, si trova un crocefisso ligneo che fu esposto durante la guerra che vide contrapposti i perugini e Papa Paolo III nel 1540. A destra del portale si trova un pulpito, dal quale la tradizione vuole che abbia predicato S. Bernardino da Siena, ornato con commessi marmorei realisticamente recuperati dai resti della decorazione dell’antica cattedrale medievale. La vera facciata della Cattedrale di San Lorenzo si trova su Piazza Danti, cioè sul lato corto dell’edificio, ed è arricchita da un portale di gusto barocco realizzato nel 1729. Sulla scalinata si trova il bellissimo monumento che raffigura papa Giulio III (1553), opera dell’importante scultore manierista Vincenzo Danti(Perugia, 1530 – 1576).Il Papa restituì alla città le magistrature perse a seguito della cosiddetta guerra del sale del 1540.

 

L’interno della Cattedrale di San Lorenzo da Barocci al Perugino

L’interno della chiesa colpisce per la sua ampiezza, per la luce che filtra dalle bifore collocate in alto e ornate di vetrate dipinte in epoche diverse, e per la spinta verticale delle colonne, temperata da un impianto generale quattrocentesco. Si è soliti infatti far rientrare la Cattedrale di Perugia in una tipologia nota come Hallenkirke, o chiesa ad aula, struttura molto diffusa a nord delle Alpi, in cui la navata centrale e quelle laterali hanno la stessa altezza. L’aspetto generale della Cattedrale di San Lorenzo risulta quattrocentesco nell’assetto delle strutture e settecentesco nella decorazione ad affresco delle volte. Del periodo rinascimentale rimangono poche testimonianze, rimosse dai lavori di ristrutturazione di fine Ottocento voluti dal vescovo Gioacchino Pecci (Carpineto Romano, 1810 – Roma, 1903), poi papa Leone XIII.
Entrando dal portone principale, quello su piazza Danti, si scorgono due importanti cappelle. Quella sulla destra, dedicata a san Bernardino, è racchiusa in una bellissima cancellata in ferro mentre quella sulla sinistra è dedicata al S. Anello.

Vista dal basso con grandangolo della Cattedrale di San Lorenzo a Perugia. Sulla sinistra la navata destra, poiché si sta guardando la controfacciata, separata da una filare di colonne dalla centrale. Insieme alle colonne di destra le colonne di sinistra danno la sensazione di una foresta, dai cui tronchi (le colonne) si dipartono i rami (i costoloni e le volte). Le volte sono completamente affrescate.

 

La cappella di San Bernardino

La cappella di San Bernardino accoglie al suo interno uno dei dipinti più importanti di Perugia, la “Deposizione di Cristo dalla croce”, opera di Federico Barocci(Urbino, 1535 – 1612), pittore di grande importanza nella cultura manieristica. La composizione complessa, eppure rigorosa per la struttura simmetrica della croce collocata al centro e delle due scale che triangolano la scena, colpisce per l’azione concitata dei personaggi e per la straordinaria qualità del colore. La cappella è di proprietà del Collegio della Mercanzia, una delle Corporazioni più importanti della città di Perugia e attiva fin dalMedioevo nel commercio dei panni di lana. Il suo stemma, visibile sul lato esterno del prospetto di pietra, è facilmente identificabile nel grifo sopra una balla di tessuto.

Vista della cappella di San Bernardino. Al centro l'altare con il quadro manierista di Federico Barocci. Sulla destra la cancellata in ferro battuto e sulla sinistra il coro ligneo intarsiato con dettagli dorati.

 

La cappella del Sant’Anello

La cappella alla sinistra dell’ingresso è invece dedicata a san Giuseppe e conserva il celebre Sant’Anello. Questo è un vero anello realizzato in pietra dura (calcedonio). La tradizione devozionale riteneva che quello fosse l’anello usato nelle nozze di Maria e Giuseppe.
Nel 1473, un periodo di grandi tensioni sociali, l’anello arrivò a Perugia grazie a un frate di origine tedesca, Winter da Magonza, che lo avrebbe sottratto dalla città di Chiusi. L’arrivo di questo manufatto creò grande fermento in città e, da allora, esso viene mostrato due volte all’anno insieme al bellissimo reliquiario architettonico che discende dall’alto dell’altare con l’impiego di una vera e propria macchina scenografica settecentesca.
La pala ora visibile sull’altare e raffigurante “Le nozze di Maria e Giuseppe” fu dipinta da Jean Bapiste Wicar (1762 – 1834) in sostituzione di quella con lo stesso soggetto dipinta dal Perugino e trafugata da Napoleone (ora esposta al Museo di Caen, in Francia).

Vista della Cappella del Sant'Anello. Al suo interno è custodito, nel reliquiario in alto, quello che si dice essere l'anello matrimoniale di Maria. Sotto al reliquiario è presente l'altare con "Lo sposalizio della Vergine", quadro fiammingo che ha sostituito il precedente quadro del Perugino che è stato sottratto alla chiesa. A sinistra la cancellata in ferro battuto, a destra il coro ligneo con intarsi e decorazioni dorate.

 

Il culto di Maria a Perugia: la Mater Gratiae

Al centro della navata, su uno dei pilastri, si trova l’immagine della Madonna delle Grazie, destinataria di una sincera e plurisecolare devozione. L’immagine è realizzata ad affresco e rappresenta Maria, incinta, con le mani aperte sul grembo in posizione di accoglienza in quanto mediatrice tra i bisogni umani e Gesù. 
L’autore di questo dipinto non si conosce con certezza e alcuni studiosi hanno attribuito l’opera a Pietro Vannucci, il Perugino, mentre altri a un suo stretto collaboratore, Giannicola di Paolo, datandola in ogni caso intorno al 1515.

 

Altre opere degne di nota nella Cattedrale di San Lorenzo

Sulla navata di destra si apre la cappella dedicata a S. Onofrio nella quale si trovava la pala di Luca Signorelli (1445 circa – 1532), ora conservata nel Museo del Capitolo attiguo alla Cattedrale.  La cappella quattrocentesca non è più riconoscibile perchè venne completamente rifatta nel 1877 e ornata con bei dipinti di Domenico Bruschi (1840 – 1910).
In fondo alla navata centrale si trova, dietro l’altare maggiore, lo splendido coro intarsiato. Opera di Giuliano da Maiano e Domenico del Tasso, firmato e datato 1491, si tratta di un capolavoro della tarsia rinascimentale. Purtroppo una porzione del coro ligneo è stata danneggiata da un incendio nel 1985, e restaurata dopo un lungo lavoro di alto artigianato.
Nella navata sinistra, sopra l’altare del Gonfalone, è esposto un dipinto destinato a essere portato in processione per scongiurare una terribile pestilenza che colpì la città nel 1526. L’opera è del pittore Berto di Giovanni (documentato dal 1488 al 1526), allievo del Perugino. Il dipinto del gonfalone riveste particolare interesse perché mostra lo skyline di Perugia, punteggiato di torri, subito prima della costruzione della fortezza papale nota come Rocca Paolina, che alterò per sempre la struttura di un intero quartiere della città antica.

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INFORMAZIONI

Località

Piazza IV Novembre, 06121 Perugia PG

Orari

Tutti i giorni
08:30 - 12:30
15:30 - 19:00

Biglietti>/strong>
Ingresso gratuito
Visite guidate su prenotazione

Contatti

Per info e prenotazioni:
info@genesiagency.it

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