Oltre 10.000 anni fa, le terre oggi circoscritte dai confini della regione Umbria erano abitate dagli uomini del Paleolitico e del Neolitico. Intorno all’VIII e VII secolo a.C. vediamo queste terre spartite tra gli Etruschi, a nord del fiume Tevere, e gli Umbri, nella parte più meridionale. Sono poi i Romani a unificare il territorio, sottomettendo gli abitanti ma concedendo loro lo status di cittadini romani. Con l’ascesa dell’imperatore Ottaviano Augusto, l’Umbria entra a far parte dell’Impero Romano sino alla sua caduta. Nel VI secolo d.C. il territorio viene conteso tra Bizantini e Goti fino all’affermarsi dei ducati longobardi. Questi avvicendamenti della storia antica vengono testimoniati da importanti luoghi archeologici come Perugia Sotterranea, Carsulae, la Necropoli di Crocifisso del tufo a Orvieto o la stessa Orvieto Underground, il teatro romano di Gubbio o il piccolo borgo di Amelia.
L’Umbria, in seguito, vive per secoli sotto l’egida dello Stato Pontificio, a Perugia si trova ad esempio la cosiddetta Sala dei Conclavi, e sono numerosi i Papi ad aver lasciato la loro impronta sulla cultura e sul territorio umbro. Clemente VII ha ordinato la realizzazione del Pozzo di San Patrizio, Paolo III ha fatto elevare la Rocca Paolina, mentre le ossa di Benedetto XI sono conservate nella Basilica di San Domenico.
Anche alcuni uomini, inviati dai Papi nel territorio, hanno segnato indelebilmente il profilo delle colline umbre. Lampante è l’esempio del cardinale Albornoz, responsabile dell’edificazione di numerose strutture difensive e di controllo su tutto il territorio, dette Rocche Albornoziane o Fortezze Albornoz, che si trovano ad Assisi, Narni, Spoleto, Orvieto, Todi e Spello.
Questi eventi si susseguono fino all’Unità d’Italia. Giungiamo così ai tempi dei nostri nonni, che ancora custodiscono tra le loro mani stanche e laboriose una cultura plurimillenaria che, come un filo sottile e a volte impercettibile, ci viene tramandata. Il grande albero della storia di questa terra ha radici profonde, immerse nell’abisso del tempo, si erge su un robusto tronco e ramifica verso l’alto facendo sbocciare tradizioni, dialetti, spiritualità, buon cibo, artigianato e arte. La cultura umbra è tutto questo. È una terra di santi che con la loro vita e le loro opere, partendo da città o piccoli borghi, hanno cambiato e ancora cambiano il mondo. L’esempio più celebre è senza dubbio quello di San Francesco d’Assisi, il cui impatto sulle persone e sulla storia è stato tale che ovunque si vada viene celebrato: nella Basilica di San Francesco e nella Porziuncola ad Assisi, a San Francesco al Prato a Perugia, nella chiesa di San Francesco a Gubbio, e in ogni parte del mondo in cui l’esempio della sua vita ha toccato cuori. Decisive per la storia dell’Umbria sono anche le testimonianze di San Benedetto da Norcia, Santa Chiara d’Assisi, San Valentino da Terni, Santa Rita da Cascia.
L’Umbria è una terra che, da un humus culturale fecondo e costellato di maestrie locali, ha dato i natali a importanti artisti come Perugino, Pinturicchio o Alberto Burri e che ha ospitato grandi pittori come Cimabue e Giotto nel maestoso cantiere della Basilica di San Francesco, ma anche Gentile da Fabriano, Beato Angelico e Luca Signorelli nel Duomo di Orvieto o Benozzo Gozzoli a Montefalco.